Il 4 Febbraio si celebra la 46°Giornata Nazionale per la Vita. Il comandamento 'Non uccidere' dato da Dio all'uomo sembra oggi sempre più trascurato in una società dominata dalla cultura dello scarto nella quale aborto, eutanasia, guerre, pena di morte e povertà mettono quotidianamente a repentaglio e calpestano la vita umana. Di fronte a questo preoccupante realtà - più che di tante nostre parole - vogliamo ricordare le parole illuminanti di due grandi santi che, la maggior parte di noi, ha avuto certamente anche occasione di conoscere nella sua vita.
San Giovanni Paolo II: 'Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata…ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l’autorità di distruggere la vita non nata…Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un’emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio…Ci alzeremo quando l’istituzione del matrimonio viene abbandonata all’egoismo umano…e affermeremo l’indissolubilità del vincolo coniugale…Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche…e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell’individuo ma anche per quello della società…Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l’energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia…Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto”.
Madre Teresa di Calcutta: L'aborto è il più grande distruttore di pace oggi al mondo – il più grande distruttore d'amore. La mia preghiera per ciascuno di voi, che voi possiate battervi per Dio, per la Vita e per la famiglia, e proteggere il bambino non ancora nato'.